A Day at the Border 2003

Premessa:

L’età d’oro del grottesco (ovviamente il riferimento è al titolo dell’ultimo album di Manson… Nooooooooo, cosa andate a pensare? Non c’è un secondo riferimento nascosto… noooooooo). Ed eccoci qua al Day At The Border, festival che bla bla bla polemiche bla bla bla Manson bla bla bla censura bla bla bla palle e bla bla bla nonchè un bla bla bla. Bla bla bla a parte, vi ricordate il mio ultimo articolo in anticipazione del Gods/ADATB??? (https://www.metalmaniacs.it/Rubriche/ExtremeAssault/Gods%20of%20Metal%20(molto)%20vecchie%20glorie.htm) – Bene, in esso erano citati due grandi concorsi lanciati da Metalmaniacs: nel primo dovevate mandarci mail contenenti la risposta alla domanda ‘AL BORDER DI CHE???’ (tormentone che ci è già stato copiato da un altro sito di cui non faccio nome), nel secondo dovevate invece indovinare quali band sarebbero state cancellate a 3 giorni di distanza dalla data del festival. Mail inviateci: ZERO (wow! n.d. DavS) – (si vede che ti hanno preso troppo sul serio! n.d. Marco “Dark Mayhem” Belardi). Riguardo al secondo concorso, se qualcuno di voi ci avesse scritto, avrebbe vinto sicuramente, poichè le bill sono state fortemente modificate (addirittura al ADATB è saltato l’ headliner)… riguardo invece al primo concorso, grazie ad alcune sostituzioni e cancellazioni, il ADATB si è trasformato da un festival alternativo di confine italo-islandese ad un festivalino metal. Ma partiamo con la descrizione della giornata…

Cap. I: L’ età d’ oro del giornalismo embedded e dei pass in vista

Entro dai cancelli antistanti al MazdaPalace, col mio pass con scritto press… e scopro che quel pass mi da’ diritto solo ad entrare gratis (deja vù, scena già vista nel 2002… n.d. Marco “Dark Mayhem” Belardi)… niente backstage e soprattutto niente buffet nel suddetto backstage. Eppure nonostante quel piccolo cartoncino, uno non riesce a ‘sentirsi nell’elite ‘ … poichè scopre che centinaia di altre persone sono state accreditate (belle ragazze, amici di, amici di amici di, amici di amici di amici di ecc.), e con accrediti più ‘potenti’ del tuo!!! Probabilmente fra qualche anno sarà più numerosa la gente presente dietro il palco piuttosto che davanti, ma la cosa eccezionale è che questo pass veniva esibito appeso al collo, attaccato alla cintura dei pantaloni, a un cinturino da polso… mentre io lo tenevo semplicemente in tasca… quasi quasi mi vergognavo di non aver pagato. In ogni caso quest’ anno va di moda il cosiddetto ‘giornalismo embedded’, il giornalismo d’ assalto, sempre presente sul luogo dell’azione, come ci hanno insegnato gli inviati durante l’ultima guerra in Iraq… e infatti vedo già quelli dello stand di Metallus (www.metallus.it , ciao) attivissimi nell’aggiornare il loro sito in diretta, per la gioia di coloro che sono stati a casa (o forse sarebbe meglio dire ‘rabbia’??? Anche se alla fine questa rabbia si trasformerà probabilmente in ilarità dilagante al grido di “evvai!! non mi hanno fregato 40 euro!”). Sinceramente non vedo l’utilità di questa cosa, ma nell’era del villaggio globale, tutto è fattibile. Tanto invece per chiarire la disparità di mezzi tra Metallus e Metalmaniacs, dirò soltanto che Metallus aveva uno stand e il collegamento internet per dare aggiornamenti in tempo reale, mentre io se provavo a telefonare verso il cellulare di Dark Mayhem lo trovavo irrimediabilmente spento (tutto il giorno!!!).

Cap. II: L’ età d’ oro della reidratazione

Parafrasando un noto comico, il leitmotiv della giornata sarà ‘il caldo afoso’… e quindi ogni essere umano in questa giornata dovrà reidratarsi. Però ad essere sincero il forno a legna detto Mazda Palace me lo aspettavo più bollente, non sono stato un paio di anni fa al Gods con i Judas Priest headliner, ma un mio amico mi ha detto che in quella occasione si stava molto peggio. Fortunatamente trovo alloggio stabile sugli spalti proprio sotto una delle grosse ventole che danno un po’ di refrigerio… Non a caso, l’organizzazione deve aver pensato che ‘troppe comodità rendono i ragazzi viziati’, e il giorno dopo al grido “il metallaro deve soffrire” ha spento i simpatici ventilatori. ARGHHHH! Il caldo però si fa decisamente sentire, soprattutto scendendo dagli spalti e portandosi in platea, lì il caldo diventa insopportabile anche mantenendosi ad una certa distanza dal palco. Urge quindi reidratarsi: bottiglietta d’acqua (tiepida) costa 1 euro e 50 centesimi, bibita (spinata CALDA!!!) 2.50, calippo (il ghiacciolo) 1.50, cornetto gelato 1.50… Risultato: oggi mi spennano (e gli ‘amici degli amici di’, nel backstage, mangiano aggratis e non scrivono alcun report. Eh DavS? n.d. Marco “Dark Mayhem” Belardi)!!!

Cap. III: L’età d’ oro dei ritardi

Da quanto mi hanno detto alcuni amici che erano presenti fin dal mattino, il festival è iniziato in ritardo. Quindi già di prima mattina si è accumulato un leggero ritardo di mezz’ ora, ritardo che si farà sentire durante i Carpathian Forest.

SOILWORK

Forse hanno sbagliato concerto… il cantante aveva la maglia rosso Ferrari, evidentemente pensavano di essere a Imola per l’ “H Jammin Festival” (col cavolo che faccio pubblicità alla birra). Comunque li trovo bravini, mi ricordano molto gli In Flames, prestazione buona, evidentemente sono penalizzati dal fatto di suonare molto presto e davanti a relativamente poca gente. Da rivedere in un’ occasione più consona, quando avranno più tempo a disposizione.

CARPATHIAN FOREST

Il buon blackster si vede dal face-painting, e i Carpathian Forest non fanno eccezione: nonostante la temperatura sahariana e l’umidità alle stelle, la band compare sul palco con il visino pitturato di bianco. Compensano la sensazione di calore dovuta all’ostruzione dei pori della pelle togliendosi le magliette e sfoggiando un nude-look al grido di ‘TUTTI NUDIIIIII’ (growleggiato dal palco assieme ad altre parole poco comprensibili tra cui ‘bruciamo il Vaticano’ o qualcosa del genere… vabbè, le solite cose, insomma… la VERA CATTIVERIA).
Ecco… il guaio è che era senza maglietta pure il bassista! Ehm… una cosa impressionante. Ho cercato anche di avvicinarmi per vederlo da vicino e l’ho trovato molto… molto! In ogni caso, la band, dopo un primo momento in cui la strumentazione aveva qualche problemuccio, tiene il palco molto bene fornendo una buona prestazione di sano black metal, per fan ma non solo. Li ho trovato piuttosto affiatati e piacevoli da ascoltare. Gran concerto , ultima canzone … Però… colpo di scena!!! A metà canzone staccano la corrente, e la band, mostrando VERA CATTIVERIA, si avvia mestamente all’uscita. Però almeno 2 minutini per finire la canzone (contando poi quello che succederà un paio di ore dopo) glieli potevano concedere.

NILE

da www.metalwillneverdie.net
“Uhm… buono il panino con la salsiccia, bella la chiacchierata con DavS di Metal Maniacs, ops… mi sono perso i Nile, va bene…e non sono nemmeno riuscito a raccimolare pareri vari, dato che alcuni erano in giro con me e le ragazze del fanclub degli HIM non sono certo le persone più adatte per dare un parere oggettivo sui Nile…capita…”
E qui il buon Sentenced DiMaio mi ha fregato, non posso inventarmi il report per il concerto dei Nile!!! Comunque mi hanno detto che hanno decisamente spaccato: potenza, tecnica, grinta.

PS: ma io queste famose ragazze del fanclub degli Him in cui Sentenced DiMaio dice di sguazzare spesso io non le ho viste mica… mistero (e da qui il famoso detto, rivisitato: chi è su Metalwillneverdie non chxxxx mai! Ed ecco Luca Sentenced che mi manda la Polizia a casa… n.d. Marco “Dark Mayhem” Belardi)!

DARK TRANQUILLITY

Eheheheh… ritrovo Stanne come lo avevo lasciato, cioè al Gods 2000: stessa camiciola nera, stesso sorriso, stessa voglia di ballare come un truzzo (sua). Perchè Stanne sul palco è sempre allegro, cosa piuttosto rara… solitamente i frontman dei gruppi metal pensano sempre di dover essere incazzati con il mondo, sempre rabbiosi, sempre depressi, quasi dovessero ogni volta farci vedere in cosa consiste la VERA CATTIVERIA e ci volessero prendere a schiaffi ogni volta. Invece l’ottimo Stanne ci fa capire che se la band stessa si diverte, lo spettacolo ci guadagna e anche il pubblico si diverte di più. Quando lo vedi col suo sorrisone e la sua camiciola ballare e dimenarsi come un truzzone a destra e sinistra con quei suoi capelli rossi quasi fosse il cantante dei Simply Red in acido, ti si apre il cuore. E le canzoni sono tutte ottime: Punish My Heaven, The Wonders At Your Feet… Viene un po’ esplorata tutta la loro discografia, anche se avrei preferito (gusti personali) che la band si fosse soffermata su Projector. In ogni caso, mi dispiace che abbiano suonato così poco, avrebbero meritato certamente di più. Grande divertimento e grande classe!!!

Cap. IV: Antichrist broncospasm

Penso che il soundcheck dei Ministry fosse il più lungo della storia del rock intero… due ore circa per montare un paio di batterie, uno schermo sul fondo del palco e il resto degli strumenti. Il mio istinto mi dice che c’è qualcosa sotto: già il concerto è in ritardo, se poi i soundcheck durano così tanto, Manson sarà costretto a suonare praticamente a mezzanotte. E ciò non può accadere. Secondo la logica, quindi, dovrebbe mancare una band e questi ritardi sono precalcolati affinchè nessuno si accorga di una eventuale cancellazione. Ma no, dai DavS, cosa vai a pensare! Una cancellazione! Impossibile (qua Dark Mayhem ci mettera’ 3 pagine di risate). (Ma no, dai DavS, cosa vai a pensare? n.d. Marco “Dark Mayhem” Belardi, che sta attualmente ridendo mentre voi leggete questo report) – Ma chi avranno cancellato? No dai, l’headliner? No, non è possibile dai… E invece, girando un po’, scopro che secondo alcune indiscrezioni (fomentate da quegli apportatori di odio di Metallus :-D) Manson questa sera non ci sarà. Pare che abbia una tracheite, una bronchite, insomma qualcosa che finisce con ‘ite’. Insomma non ci sarà. Mentre parlo con un po’ di persone che mano a mano mi ripetono questa notizia, mi tornano a mente i Rammstein… Però che escalation: l’anno scorso mancavano i coheadliner, quest’anno addirittura l’ headliner… Il prossimo anno mancheranno forse le vendite dei biglietti! Però c’è da dire che l’organizzazione ci tiene a fare cultura anche in questi frangenti… l’anno scorso nel periodo della mucca pazza (quindi in un ambito ‘alimentare’ ) un membro dei Rammstein ebbe problemi con il cibo, questo invece è l’anno della SARS, e quindi ci si adegua. Evidentemente l’ Ufficio Pretesti (un po’ come il fantozziano Ufficio Sinistri) dell’organizzazione si mantiene aggiornato o comunque ha sempre un occhio di riguardo per l’attualità (o forse gli impiegati hanno poca fantasia e trovano le scuse sui giornali). In ogni caso, la gente continua ad entrare dai cancelli… nessuna comunicazione ufficiale è stata ancora fatta.

MINISTRY

Dopo il soundcheck più lungo della storia, arrivano i Ministry. Una macchina da guerra, un carroarmato, un terremoto… un ottimo concerto, preciso, pesante e potente. Sul palco sono presenti due batterie che creano un bel muro di suono, e anche a livello visivo sono un bello spettacolo perchè i due batteristi sono sincronizzati alla perfezione. L’ unica pecca è che il cantante sembrava Vasco Rossi… con chiodo e bandana l’impressione era quella, anche le movenze erano molto simili… Certo, non pacchiane come quelle del Blasco, ma quasi quasi. In certi attimi avevo addirittura paura che, come nei peggiori incubi, la musica cambiasse e si trasformasse in “vorrei possederti sulla poltrona di casa mia con il rewind e nainainanananai fammi godere” (si, faceva caldo! n.d. Marco “Dark Mayhem” Belardi). Al Jourgensen sembra una specie di sacerdote/politico metropolitano, col suo microfono montato su uno strano e ricercato portamicrofono, recita il suo sermone gesticolando a braccia aperte… si apre il massacro con Animosity tratto dall’ultimo album Animositisomina. Sullo sfondo venivano proiettate immagini… all’inizio immagini psichedeliche con il logo della band, luci, effetti , ecc… Verso la fine, discorsi di Bush e poliziotti che pestavano selvaggiamente gente di colore (a quanto pare, un tema molto caro ai Ministry). Premio Illuminazione per loro… nel senso che mi hanno illuminato!

PARADISE LOST

Li avevo già visti un mesetto fa con i Within Temptation di supporto a Milano, scaletta simile e prestazione sempre a grandi livelli. Ottimi. Nick Holmes chicchera col pubblico e ad un certo punto ironizza sulla presenza degli HIM (evidentemente un po’ indispettito perchè Valo suonerà la sera mentre i Paradise Lost, band STORICA e con un repertorio fresco e sempre in evoluzione, suonano al pomeriggio) chiedendo alla platea se gradisce il Gothic Metal. Il pubblico risponde con un ‘IEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEH’ (sapete, quei classici “ieeeeeeh” che significano ‘non capisco nulla di quello che hai detto, però penso che uno “ieeeeeeeeeh” ci stia bene. Urliamo!’) e Nick figheggia: “Lo abbiamo inventato noi!!! “. Urca (a parte che secondo me il Gothic Metal non esiste e che quello che facevano i Paradise Lost è diversissimo da quello che suonano gli HIM, ma questo è un altro discorso)!!! Grande spettacolo, comunque: luci , suoni, carica, passione, esperienza, cantato solo in pulito. Buona prestazione.

Cap. V: Salvate il soldato Kriss – L’ età d’ oro delle cazzate

A un certo punto, come diceva la Gialappa’s, l’incoscienza!!! Durante la preparazione del palco, in occasione dell’arrivo dei Children Of Bodom, ecco che si accendono le luci… un attimo di suspence e arriva la Kriss di Kriss & Kriss di MTV (non chiedetemi quale delle due, forse hanno scelto quella che ispirava più VERA CATTIVERIA). Kriss annuncia quindi ciò che ormai tutti sanno. Infatti, appena mette piede sul palco, partono già le prime bottigliette da lancio (pochine). Inizia il monologo: “Ragazziiiii, vi state SPACCANDOOOOOOOO???” – (risposta mentale: “eh, un po’ i maroni, si’) – (risposta a voce alta di molti: “PUTTANAAAAAAAAAA!”) – Poi, già presagendo che la notizia che avrebbe dato avrebbe scatenato una guerra, esordisce con un simpatico “ambasciatore non porta penaaaaaaa!”, e poi da’ l’annuncio: “Ieri Marilyn Manson in Germania ha cantato 20 minuti e poi gli è andata via la voce, perciò oggi non sarà qui a cantare”.

Le reazioni:

– metallaro (evidentemente uno di quelli a cui Manson non interessava) allarga subito le braccia in senso di vittoria godendo in maniera anche un po’ esagerata e invocando il dio del Metallo che gli ha concesso la vittoria sulla ‘musica che non gli piace’ in quella gloriosa giornata in stile Conan il Barbaro (e senza nemmeno alzare una bottiglietta!!!)
– i fan di manson: qualcuno lo sapeva già, altri si mettono le mani dei capelli e iniziano a tirare fuori tutti gli insulti che conoscono contro la povera Kriss di Kriss & Kriss di MTV
– platea: “Puttanaaaaa, puttanaaaaaa” e lancio di bottigliette… Kriss si scusava, sdrammatizzava, rispondeva anche a qualche insulto, a qualche ditino medio alzato nei suoi confronti… ma nulla.

Però io dico… mandatemi Maccarini… la Kriss mi dispiace insultarla, con Maccarini invece sarebbe stato un vero piacere! Poi, l’incoscienza parte II, il pubblico inizia ad incitare i Children Of Bodom. A questo punto, il sottoscritto inizia a calarsi meglio nella parte del giornalista embedded, il giornalista che vive e lavora sotto le bombe (“ecco… siamo qui , in mezzo all’azione, la Live ci sta bombardando di c….zate”); si’ perchè il sottoscritto si aspettava una violenta reazione da parte del pubblico pro-Manson , tipo guerriglia urbana in Paraguay: stand in fiamme, botte tra il pubblico, pestaggi della polizia, i redattori dello stand di Metallus sequestrati e presi a calci sulla pubblica piazza… sangue sulle borchie!!! E invece nulla, solo qualche legittima protesta verbale, ma nel complesso solo tanta tanta delusione… molti mansoniani si avviano quindi mestamente all’uscita, qualcuno rimane ancora un po’, qualcuno decide comunque di stare al concerto fino in fondo. E poi dicono che Manson insegna la violenza e a sgozzare il gatto del vicino… questi ragazzi si sono comportati tutti molto civilmente… un vero peccato per i giornalisti tv come quelli di Studio Aperto, hanno perso un’occasione per pontificare sul disagio giovanile… per poi farmi vedere le festicciole di lusso dei figli dei politici della Casa delle Libertà (come visto in una puntata di Lucignolo… forse il programma più orrido dell’anno… macchissenefrega della festa di compleanno del figlio di LaRussa… suvvia!!!!). Ora mi chiedo… ma il Festivalbar non ha insegnato nulla??? PLAYBACK, gente, playback!!! Si faceva venire Manson comunque, gli si metteva in faccia una mascherina come quella che mettono i chirurghi (la scusa sarebbe stata qualcosa del tipo “voglio sensibilizzare l’opinione pubblica sul pericolo Sars” oppure la più credibile “oggi facciamo una cosa un po’ fetish”), lo si sbatteva sul palco e lo si faceva cantare in playback… lo spettacolo ci sarebbe stato comunque e tutti sarebbero stati soddisfatti. E invece ci sono tante persone insoddisfatte… la promessa di un concerto sostitutivo gratuito non è sufficiente, poichè le spese di viaggio in molti casi sono state ingenti, chi ad esempio è venuto dalla Sardegna in traghetto o dal Sud Italia, sarà poco incline ad intraprendere un viaggio (e relativa) spesa per tornare. Inutile dire che anche un ipotetico rimborso del biglietto (seeeeeeeeee …. col c…avolo che te lo rimborsano) non sarebbe abbastanza (non organizzeranno neanche il concerto sostituitivo, dato che il festival è durato 10 ore. n.d. Marco “Dark Mayhem” Belardi).

CHILDREN OF BODOM

Questo per me è il secondo concerto dei Bodom dopo il Tattoo The Planet. Noto subito che Laiho se la tira già di più e si crede già una star: sul palco è in posa plastica perenne, e quando qualcuno sta per fargli una foto, come un politico navigato lui si gira e in un nanosecondo si mette “in favore di camera”. Le canzoni dell’ultimo lavoro dei COB mi sembrano poco convincenti anche in live, mentre i pezzi provenienti dagli album più vecchi (Hatebreeder e Something Wild soprattutto) sono i migliori. In sostanza non mi hanno fatto impazzire.

HYPOCRISY

Vicenda complicata quella di Peter Tatgren e soci, dovevano suonare prima, poi pare che abbiano perso l’aereo (e mi han detto che forse erano pure ubriachi)… mezz’ora o 45 minuti di concerto molto veloce e compatto… Peter arriva tardi finisce presto e non pulisce il water (ehm… non so se vi ricordate la pubblicità) …. anzi, forse se era ubriaco nel water ci ha vomitato dentro.

HIM

E alla fine vince Valo, alla fine l’headliner di questa giornata è lui con i suoi HIM. Il pubblico intanto si arricchisce di nuove figure:
– i paparini… padri pazienti che hanno scucito denaro per accompagnare le proprie giovanissime figliole al concerto del loro idolo… stanno un po’ in disparte, e a volte si scambiano idee chiaccherando tra di loro. A loro va il Premio Pazienza 2003.
– le figlie dei suddetti: giovanissime, saltano come pazze alla vista del Ville nazionale cantando a squarciagola tutte le canzoni … quando ero piccolo c’erano Simon Le Bon e i Duran Duran. Per loro il Premio Cioè (ma lo pubblicano ancora???).
– ragazzotti dai 16 ai 18 anni che fanno finta di essere grandi fan degli HIM (ragazzi normalissimi: vestiti colorati e zainetto… un po’ truzzi a dir la verità)e si mettono a saltare come pazzi pure loro unicamente per cercare di rimorchiare pateticamente le ragazzine descritte qui sopra. A loro il Premio Ultima Spiaggia e la Targa Speciale Cosa_Non_Si_Fa_Per_Tirare_Avanti. Per fortuna i paparini vigilavano.
Il concerto degli HIM si apre con la canzone Buried tratta dal nuovo album, e devo riconoscere che dal vivo il pezzo rende decisamente meglio rispetto al cd. Questo perchè nella dimensione live, la canzone riacquista uno spirito rock’n’roll che in studio si era persa, grazie a Valo che sul palco lascia perdere un po’ di quella compostezza che a mio parere risultava eccessiva sul suo ultimo album (e che secondo me gli tarpava le ali) e tira fuori un po’ di tamarraggine rock. Poi Valo si accende la prima sigaretta (la Marlboro ringrazia… in questo giorno le ragazzine citate sopra avranno iniziato a cullare l’idea di diventare fumatrici, e i ragazzi Ultima Spiaggia dietro a ruota) e da’ un po’ di spettacolo, sorridendo e salutando. Devo dire che nelle prime canzoni, la prestazione degli HIM mi è piaciuta… l’ho trovata rilassante, quasi un momento di rilassamento prima di uscire, come nelle discoteche dove prima di andarsene si trascorre un po’ di tempo in salette con musica più leggera. E così via per 4 o 5 canzoni, ma dopo qualche sigaretta fumata sul palco poi mi è parso di notare un calo vocale da parte di Valo o comunque meno carica, meno energia nell’aria. Non so… qualcosa si è rotto (impressione mia, eh). Evidentemente la band deve ancora crescere… in ogni caso non mi pare abbia un repertorio da headliner.

MARILYN MANSON

Ne approfittiamo per fare un po’ di cultura:

TRACHEITE

Che cos’è?
La trachea è l’organo che collega la laringe ai bronchi, è formato da anelli cartilaginei sovrapposti, aperti posteriormente e tenuti assieme da legamenti. L’infiammazione della mucosa che riveste l’organo è detta tracheite e generalmente è parte di un’infezione generale dell’ apparato respiratorio.
Sintomi
Le manifestazioni comuni sono un senso di oppressione e bruciore al torace e dietro allo sterno, tosse, respiro affannoso, espettorazione, febbre e malessere generale.
Terapia
La cura è quella fatta per le altre infezioni delle vie respiratorie alle quali si accompagna.
Cap. VI: Conclusione
E così anche quest’anno finisce il festival metal più frequentato d’Italia. Ciao a tutti, alla prossima.