Sodom – M -16

L’anno del thrash. Non la capitalizzazione di un genere, ma il ritorno di un qualcosa che pareva aver abbandonato le posizioni di lusso nelle vetrine dei negozi specializzati da molto, e che in questo 2001 ricco di sorprese e’sfociato in maniera echeggiante, grazie ai come back numerosi ed efficaci avvenuti di recente. L’America non ci sta piu’? Ci pensa la Germania…Kreator e Destruction producono due mezzi capolavori, ed il nominare queste due band fa subito pensare che ci stiamo dimenticando di qualcuno, un gruppo che completi il grande trittico di assi tedeschi: i Sodom. Immancabile, si diceva, il ritorno di una band fondamentale come questa, che dopo anni ed anni continua a massacrare i fan con dischi puntualmente devastanti e degni del nome che ne accompagna le copertine. Ed e’cosi’che Tom Angelripper e compagnia bella si e’fatta trovare pronta con un nuovo disco che la la maggiorparte degli ingredienti per far gridare all’ennesimo discone targato Sodom. M16, col suo concept legato alla guerra del Vietnam, presenta una miscela simile a quella che si era vista sul buonissimo “Code red”: riff spaccaossa, vocalizzi sempre aggressivi, thrash estremo suonato con la maestria di chi ci sa veramente fare. La ricetta sembra essere venuta alla perfezione per l’ennesima volta, ma l’alternanza di ottimi episodi come “I am the war” e “Napalm in the morning” con brani che a momenti stuccano e rischiano di finire nel dimenticatoio fin troppo in fretta come “Genocide” o “Little boy” mi impediscono di confermare questo disco come ennesimo grande episodio dell’anno. Tutto sommato, pero’, un disco che piacera’a tutti gli appassionati di thrash metal, che con i massacri sonori di “Lethal injection” o “Minejumper” induce all’headbanging folle e restera’nei lettori cd dei fan per un bel pezzo. Non regge pero’il paragone con perle quali “Persecution mania” o “Agent orange”, ma va riconosciuto quanto questa band stia facendo dopo tanti anni di carriera. In generale, leggermente inferiore ai lavori di Kreator e Destruction, ma un ottimo disco su cui puntare (quasi) ad occhi chiusi…Thrash metal is reborn!