Virgin Steele – Intervista con David Defeis

Un David DeFeis col dente avvelenato nei confronti dell’ex chitarrista Jack Starr (anche piuttosto esplicito) ci ha svelato, in un’intervista relativa al periodo immediatamente precedente l’uscita dei due nuovi lavori targati Virgin steele, i retroscena musicali e non della sua ormai lunga e gloriosa carriera.

Hail David! Iniziamo a parlare del presente della tua sempre più attiva band: parlaci della doppia uscita finalmente pronta ad andare in porto. Essa si presenta come il teorico successore di “House of Atreus part 2”, ma in realtà è qualcosa di ben più particolare di una semplice release…
Stiamo infatti per rilasciare ben due album: il primo, “Book of burning”, contenente parti risuonate del primissimo periodo (i primi due dischi), più otto canzoni nuove. Durerà addirittura 77 minuti! Il secondo disco è invece intitolato “Hymns to victory”: si tratta di un’antologia, e contiene pezzi da dischi come “Noble savage” oltre a canzoni più recenti. Tutte le song sono state rimasterizzate, inoltre, alcune sono versioni alternative. Sono inoltre presenti ben due bonus tracks.
Sin dagli esordi non hai mai negato un certo interessamento per sonorità epiche inserite all’interno di parti heavy, sebbene la cosa sia esplosa soltanto successivamente. Nel passato recente, poi, in dischi come “Invictus” o i due “House of Atreus…”, sono comparsi in massa elementi sinfonici (a mio parere una scelta che vi ha aiutati a trovare una dimensione musicale ancor piu’propria). Come è venuta fuori questa scelta? Passione per la musica sinfonica od altro?
Penso che questi elementi fossero già stampati nella mia mente da tempo. Sicuramente ciò non è devuto dal miglioramento degli elementi tecnologici. In questo modo penso di poter sentire una maggiore connessione fra la musica che mi viene in mente e quella che otteniamo su disco, collegamento che prima non avveniva a pieno. Adesso, infatti, ho un totale controllo sugli elementi orchestrali che puoi sentire nella musica dei Virgin steele. Comunque, non ti sbagli affatto: ho sempre avuto una grande passione per la musica classica!!!
La mia idea è che due grandi lavori dei Virgin steele (se proprio dovessimo riassumere la carriera dei Virgin steele in qualche lavoro ben preciso… N.d Dark Mayhem) siano “Noble savage” (per il primo periodo) ed “Invictus” per i Virgin steele del nuovo corso stilistico. Da parte tua, se dovessi scegliere due lavori, dove cadrebbero le tue scelte?
Amo tutti i nostri album per svariate ragioni, ed amo anche specifiche song rispetto ad altre. Ma…penso che a livello di evoluzione compositiva e della qualità dei pezzi, il nostro migliore lavoro possa essere “House of Atreus”, specialmente la seconda parte. Inoltre, considero EMALAITH, CROWN OF GLORY & PERFECT MANSIONS perfetti esempi attraverso i quali riassumere il nostro trademark.
Passiamo dall’altro lato: il disco che da sempre è stato considerato la vostra produzione meno efficiente, ovvero “Life among the ruins”. In alcune delle sue parti riaffiora il sound a’la Whitesnake (dato il fatto che l’hard rock era materia prima nelle vostre composizioni del primo periodo N.d Dark Mayhem), ma il disco, per molti, rimane sotto la media produttiva dei Virgin steele. Cambieresti qualcosa nei tuoi lavori passati come questo?
Innanzitutto, vorrei mettere in chiaro la mia idea su questo disco: LIFE AMONG THE RUINS è un disco che non riesco a considerare sotto la media! Credo pienamente in questo disco, sia per la performance messa in atto dalla band che per il livello delle canzoni. Penso che DRESS IN BLACK sia un masterpiece dell’ “epic symphonic blues metal” (descrive proprio così il genere! N.d Dark Mayhem). Crown of thorns e Never believed in goodbye sono inoltre tutte quante song di livello, e mi piace il feeling romantico/sessuale emanato dal disco. Non è stato concepito per suonare come Noble savage o comunque in maniera strettamente epica, ma penso che si tratti di un otimo lavoro di hard rock/metal. Così, non ho rimpianti riguardo a questo lavoro, anzi…lo amo! Meglio che fare il solito disco ogni anno…sarebbe noioso per me!
L’ultimo corso dei Virgin steele vi ha visti imbattervi in un concept piuttosto complesso come quello, incluso nei due Atreus, riguardante la Grecia. Perchè?
Sono cresciuto in una vera casa teatrale, con un pesante interessamento a riguardo della letteratura classica…ad esempio, venivano trattati i Miti greci. Questi lavori hanno catturato la mia immaginazione e la mia filosofia di vita, e nonostante fossi molto giovane tutto ciò non se ne è mai andato. Penso che i Miti contengano molta saggezza, realismo ed un gran senso di eternità, cosa molto importante per me.
Negli ultimi mesi i tuoi fan hanno sentito dire da te parole non proprio buone riguardanti band come gli Hammerfall…dopo questo, tutto è stato cancellato, negato. Che è successo?
Non ho mai detto nulla di malintenzionato nei confronti di quelle band prima d’ora! Non rientra nel mio stile!!! Queste storie piene di menzogne sono state create da quel rottinculo di Jack Starr (dice proprio così! n.d Dark Mayhem)
Rimaniamo sulla scena metal: quella classica è rappresentata da band come la tua, i Manowar, quindi Maiden o Priest. Cosa apprezzi, dati gli enormi passi mossi dall’evoluzione musicale, negli altri rami del metallo?
Beh, spesso ascolto gothic metal, quindi alcuni stili del ramo Death/Black, molto Hard rock e qualsiasi cosa che contenga grandi canzoni, mood, attitudine e una forte capacità espressiva!
Hai spesso mostrato un forte interessamento per la cultura: cosa leggi maggiormente?
Leggo praticamente di tutto, da Miti e leggende, a ciò che è inerente alla storia, biografie di personaggi ecc.ecc. Uno dei miei autori preferiti p Ray Bradbury. Un grande GENIO!!!
Dal tuo sito (veramente un gran lavoro!) appare il tuo interessamento per la rete. Oggi essa è utilizzata da milioni e milioni di persone…che ne pensi?
Buona via di comunicazione o, come accade, ottimo modo di ottenere la musica senza pagarla? Non è una nube all’orizzonte di generi come il metal?
E’ una spada a doppio taglio. Il fattore della comunicazione è una grande cosa, ma è anche una via attraverso la quale tante teste di cazzo possono fare quello che vogliono, e ciò inizia ad essere un grossissimo problema. Certamente, la faccenda dei file mp3 ferisce molti artisti, ma del resto, attraverso la rete puoi trovare persone, informazioni…insomma, la rete lavora in più vie, un po’ come la vita!!!
Per concludere l’intervista, a questo punto, che dobbiamo aspettarci dal futuro dei Virgin steele, soprattutto in fase compositiva? C’e’ già del nuovo materiale pronto a succedere a “Book of Burning”?
Certo, c’e’già del materiale (questi non si fermano più… n.d. Dark Mayhem), ma comporro’ ancora più cose quando verrà il momento di farlo. Allora, sceglierò come riporre le mie forze nel nuovo lavoro. Spero ti piacerà! Grazie per la tua fiducia e per aver creduto in noi!