Arcadia – Intervista con Demetrio (guitars)

Ecco una delle band più coraggiose ed avantgarde del movimento metal italiano. Gli Arcadia, col loro metal cybernetico e moderno ricco di riferimenti ai Fear factory, propongono finalmente qualcosa di diverso ed innovativo rispetto alle correnti più in voga nel territorio italico. Ce ne parla, dinanzi a Bloody Lisi, il chitarrista della band, Demetrio.

Lisi: nei primi tempi degli Arcadia suonavate cover dei Metallica, cosa vi ha fatto cambiare idea così radicalmente?
Deme: Abbiamo iniziato nel ’96, quando il gruppo era ancora agli esordi, eravamo in 4, 3 eravamo sempre gli stessi, poi il bassista è cambiato, avevamo anche cominciato a fare canzoni nostre sullo stile dei Metallica, Alice in Chains, cose del genere, poi va beh… allora avevamo solo 16 anni, devi anche contare quello, poi praticamente crescendo, sono passati degli anni, abbiamo cominciato ad ascoltare altra musica… abbiamo fatto il 1° demo nel ’98 che era proprio in stile Metallica, era trash anni ’80, poi nel ’99 ci siamo aggiornati alle “nuove tendenze”, abbiamo assimilato altre influenze, abbiamo fatto il 2° demo e tramite questo demo siamo riusciti a ottenere il contratto con la casa discografica. cmq dal punto dei cambiamenti possiamo dire che siano stati piuttosto naturali, nel senso che abbiamo cominciare ad ascoltare altra musica e ci siamo fatti influenzare da altra musica.
Lisi: durante un loro concerto avete dato un vostro cd ai Fear Factory perchè lo sentissero, vi hanno risposto?
Deme: si, va beh, è una cosa un po’ così… praticamente siamo andati al concerto, io sono uscito da casa mia, ho detto “prendo il cd, caso mai lo do a qualcuno dei Fear Factory”, non pensavo che potesse succedere, poi sono passati di là col pulmino, sono salito io un attimo e gliel’ho dato, ma così! no, non ci hanno risposto assolutamente, ma è chiaro, l’avranno usate per tenere su un tavolino, penso! più che altro, il chitarrista dei Fear Factory ha una casa discografica, gliel’abbiamo dato giusto così, ma alla fine, sono tanti i demo che ricevono che penso che non rispondano a nessuno.
Lisi: avete intenzione, anche in futuro, di proporre i vostri pezzi a festival come Gods o Tattoo?
Deme: il GOM è un po’ troppo, forse! cmq abbiamo già partecipato a parecchi festival, abbiamo intenzione proprio quest’anno tutta l’estate di partecipare a un po’ di festival in tutta Italia, tanto i contatti adesso ce li abbiamo, per portare in giro il disco, anche perchè il festival è il posto migliore per suonare, per farsi sentire diciamo, quindi si, sicuramente parteciperemo a diversi festival, abbiamo partecipato l’anno scorso al Mefisto ad un festival insieme agli Extrema, e poi un altro a Como insieme agli Ancient, agli Arch Enemy e altri gruppi, tra l’altro eravamo tutti amici nei vari gruppi, quindi penso che si faccia anche quest’anno questo festival, cmq il GOM è chiedere un po’ troppo!
Lisi: “Synth” ha avuto un buon successo qui in Italia e state facendo molti concerti, come vanno le vostre esibizioni live? c’è molta gente?
Deme: “Synth” è uscito da poco, devi contare che è uscito da 2 mesi, all’estero non sappiamo niente perchè è uscito un mese dopo rispetto all’Italia, adesso stiamo facendo un bel po’ di concerti, l’affluenza non è tantissima ma stanno andando parecchio bene, diciamo che i locali non sono stracolmi, anche perchè ci conosce poca gente ancora, essendo uscito da pochissimo, però, cmq, stanno andando piuttosto bene, adesso abbiamo un bel po’ di date, tra l’altro probabilmente adesso dobbiamo firmare con un’agenzia per quanto riguarda un vero e proprio tour anche europeo, però bisogna vedere anche come va il disco all’estero, negli altri paesi, vedere il riscontro che ottiene e tutto il resto, cmq stanno andando bene i concerti, ne stiamo facendo un casino.
Lisi: come sono state le vendite all’estero di cd?
Deme: ci devono ancora arrivare i tabulati delle vendite sia in Italia che all’estero, penso che arrivino proprio in sta settimana qui, fosse stato la settimana prossima te l’avrei già saputo dire, proprio in termini di cifre
Lisi: molti vi vedono, musicalmente, come dei Fear Factory italiani ancora agli inizi, cosa ne pensi di questa affermazione?
Deme: diciamo che, si, tra le nostre influenze ci sono parecchio i Fear Factory e gruppi di quel genere lì, tipo Machine Head. quando abbiamo iniziato a fare i pezzi nostri sul nuovo stile, eravamo parecchio influenzati dai FF, però, secondo me dall’ascolto del disco si possono capire parecchie altre influenze, diciamo che proprio adesso ci stiamo facendo dei pezzi nuovi, abbiamo già 4 pezzi nuovi perchè stiamo lavorando al prossimo disco, le influenze dei FF sono praticamente svanite, adesso stiamo cercando di avere un nostro sound identificabile, e secondo me ci stiamo riuscendo, perchè stanno venendo fuori delle bellissime idee, diciamo che tra le critiche che ci hanno sempre rivolto c’era il fatto che eravamo sempre visti come i FF italiani, però ascoltando il disco, si nota l’influenza dei FF, ma non così profonda come da molti viene descritta, anche perchè cmq si notano influenze di parecchi altri gruppi e, in generale, anche un minimo di stile personale.
Lisi: dopo un po’ di anni avete trovato un’etichetta, la No Brain, con la quale avete fatto “Synth”, come sono i vostri rapporti con la No Brain?
Deme: sono molto buoni, abbiamo lavorato insieme prima in fase di produzione, perchè cmq lo studio è lo stesso dell’etichetta, sono tre i ragazzi, 2 si occupano della produzione del disco, della produzione in studio, in fase di produzione abbiamo lavorato con loro, perchè lo studio è il loro, abbiamo lavorato sulla registrazione da metà fabbraio fino a maggio, il 1° mese per la registrazione poi tutto il resto del tempo per il mixaggio, dato che cmq siamo distanti, perchè loro sono di Venezia, sul mixaggio hanno lavorato + che altro loro, ci mandavano i cd e noi gli dicevamo cosa bisognava fare per quanto riguardava il mixaggio, finito il disco, adesso si stanno occupando della promozione, è il 3° ragazzo che si occupa della promozione e stiamo lavorando praticamente insieme, cmq i rapporti sono ottimi, ci siamo trovati benissimo subito, infatti prima di firmare il contratto noi eravamo andati giù a suonare dal vivo, il contratto ce l’hanno fatto subito dopo aver visto la nostra esibizione live lì a Venezia, xchè noi stavamo cercando un contratto, all’inizio eravamo anche disposti ad autoprodurre il disco dal punto di vista del master per poi cercare un’etichetta che ce lo stampasse, infatti proprio per questo ho chiamato la No Brain che mi ha detto “mandami giù un cd che vediamo un attimo”, io gli ho detto “tra l’altro suoniamo dalle vostre parti tra qualche giorno”, loro sono venuti a vederci, il giorno dopo siamo andati lì da loro in studio, ne abbiamo parlato un po’ e siamo rimasti d’accordo per registrare un brano per la loro compilation che è uscita l’anno scorso, “time to move”, e già lì ci siamo trovati benissimo dal punto di vista caratteriale e tutto il resto, abbiamo registrato il brano e tempo 2 settimane abbiamo firmato il contratto, cmq andiamo molto d’accordo, infatti c’è in progetto un secondo disco con la No Brain, ma non è ancora niente di sicuro, nel senso che il contratto era per un disco solo, quindi per un anno e mezzo, però recentemente si è parlato di sta cosa, bisogna adesso definire i particolari
Lisi: domanda di attualità, cosa ne pensi di 3 cose: tecnologia, globalizzazione e guerra contro Bin Laden?
Deme: ma per forza devo rispondere? [risata] la tecnologia è interessante, molti dei nostri testi hanno come sfondo il tema della tecnologia, l’utilizzo della tecnologia, da altri punti di vista può essere anche dannosa, ad esempio, sarà di sei mesi fa, le notizie di computer in grado di avere un proprio modo di ragionare, quidi di essere più umani che computer, nel senso di poter agire senza l’aiuto dell’uomo, secondo me queste cose sono parecchio pericolose, insomma, basta vedere un film come “Matrix” secondo me, alla fine non è niente di così tanto fantascentifico, diciamo, nel senso che in un prossimo futuro potrebbe accadere qualcosa del genere, io sono dell’idea che cmq capiterà, e quindi, cmq, può essere anche dannosa… l’importante è che alla fine il potere non cada nelle mani di qualcuno che come tutti pensano solo ai soldi, e allora lì sarà proprio un casino. Per quanto riguarda la globalizzazione, io ero uno di quelli che volevano andare al g8 contro la globalizzazione, diciamo che bisognrebbe prima pensare a tutti i problemi che può comportare, a tutti i problemi che ci sono nel mondo, il distacco di potere tra le persone, tra i ceti sociali, diciamo e quindi bisognerebbe risolvere un bel numero di determinati problemi prima della globalizzazione e tutto il resto, però, tanto quello che dico io non se lo incula nessuno! Bin Laden, per quanto riguarda la guerra, io ero contro le azioni militari fin dall’inizio, solo che alla fine, secondo me, il tutto capita perchè chiunque ha sempre degli interessi in queste cose, e anche nella guerra, purtroppo. io ho sempre criticato il modo di fare che ha avuto Berlusconi in questo periodo andando sempre a chiedere se l’Italia poteva essere d’aiuto alle altre nazioni, non c’era neanche bisogno che lui chiedesse, che andasse a rompere le palle a Bush, perchè comunque è alleata, secondo me molte di queste azioni militari sono fatte per il discorso di rientro di denaro e cose di questo tipo, al di là di tutto, io sono proprio contrario alle azioni militari di questo tipo, lo ero fin da quando se ne parlava dopo l’11 settembre.
Lisi: perchè la musica, cosa ti dà la musica?
Deme: allora, partiamo dal presupposto che la musica non mi dà una lira, che è interessante come cosa! io sono un invasato , devo per forza avere a che fare con la musica, adesso suono con gli Arcadia, suono con gli Infection Code di Asti, e studio proprio musica a Milano per fare il session, più che altro l’insegnante mi interesserebbe fare, per riuscire a vivere cmq di musica, sinceramente di andare a lavorare non ho voglia, sono sempre stato appassionato, suono da quando avevo 13 anni, mi piacerebbe proprio arrivare al punto di riuscire a vivere di musica, di lavorare con la musica, ce la stò mettendo tutta, comunque col metal è quasi impossibile, a meno che non vai fuori, ma anche lì cmq, anche se ti trasferisci all’estero c’è tanta concorrenza, tu conta che all’estero, già solo in Inghilterra sono avanti 20 anni rispetto all’Italia. in Europa c’è ancora il clichè di ascoltare gruppi di metal classico piuttosto che altre cose, e ogni innovazione è messa da parte. secondo me è sbagliato che gruppi come gli Slipknot, poi ognuno ha la sua idea su ste cose, siano messi da parte in questo modo, infatti in Italia hanno venduto meno che negli altri paesi. secondo me l’Italia, come quasi tutta l’Europa a parte i paesi nord europei, che lì sono già un pochino + avanti, l’Inghilterra, invece, secondo me è parecchio avanti da questo punto di vista, però mi rendo conto, andando in giro a suonare, che c’è tanta gente che non capisce la musica che proponiamo noi, ache se alla fine, per quanto riguarda il disco che abbiamo fatto, non è niente di così tanto innovativo, sono cose che sia i FF che i Machine Head hanno in pratica già fatto, riproposto in un altro modo però, + o – diciamo che il genere è quello lì, cose del genere non sono ancora capite e secondo me l’Italia è parecchio indietro da questo punto di vista
Lisi: tu cosa conti di fare, cercare di buttarti di piu’ sul mercato estero oppure continuare anche qui sperando che qualcuno prima o poi ti ascolti?
Deme: io sono italiano e continuerò a suonare in Italia, alla fine sono + le soddisfazioni personali che il resto, diciamo che abbiamo in mente di vedere come vanno le vendite all’estero e di conseguenza di fare un tour europeo, magari da spalla a qualche grosso nome all’estero, anche perchè cmq siamo in contatto con questa agenzia adesso, in teoria si dovrebbe firmare con questa agenzia, dobbiamo fare alcune date di prova. più che altro ci interessa l’estero, però anche lì, se per l’Italia siamo avanti magari per l’estero siamo indietro, più che altro c’è tantissima concorrenza all’estero, soprattutto negli Stati Uniti, lì una cosa che esce oggi, domani è già vacchia, c’è un mercato così. più che altro, con i pezzi nuovi ci stiamo allontanando anche dal new metal e tutto il resto, stiamo cercando di creare uno stile nostro, anche se, so già che alla fine non verrà neanche capito, perchè cmq, adesso come adesso, per vendere devi proporre un metal che va di moda tipo Linkin Park e cose del genere, sono cose che, secondo me col metal hanno poco a che vedere, sono + gruppetti pop e cose del genere, per vendere su vasta scala devi fare cose di quel tipo lì
Lisi: tu punti di piu’ a fare qualcosa che ti piace o a fare qualcosa che piaccia agli altri?
Deme: mi sono trovato a riflettere negli ultimi mesi su sta cosa qui e preferisco fare qualcosa che piace a me, dal punto di vista dei guadagni proprio per quello sto studiando per poter fare l’insegnante e il sessionman, in modo tale da suonare magari musica che non mi piace, però non che sia musica mia, la musica che faccio io come 1° obbiettivo deve darmi delle soddisfazioni personali, infatti proprio per questo ci stiamo allontanando precchio dal genere che avevamo proposto in precedenza e ci stiamo buttando più su cose “meno commericali”, anche se cmq “Synth” non è un disco commericiale, però, magari, sotto certi aspetti era piu’ vicino al new metal rispetto che alla sperimentazione