Necrodeath + Raw evil

Prato. Siddharta. Stesso palcoscenico dove lo scorso anno i Necrodeath effettuarono un concerto devastante, distruttivo. Puro annichilimento sonoro grazie ad una prova semplicemente perfetta. Questa volta, era il turno di “Black as pitch” (vedi sezione “Recensioni”), nuova produzione marchiata dalla band genovese, che continua a ricevere consensi ovunque, e a non ricevere praticamente nulla in quanto a fama…..una fama che si meriterebbero ampiamente grazie alle perle musicali sfoggiate col passare degli anni. Di spalla a questi “maestri” del metal italiano erano presenti i Raw evil, singolare band thrash metal con cantato femminile. La notizia mi aveva dato non poche prerogative, che si sono poi chiarite con l’assistere all’ottima prova della band. Parlando proprio di questi ultimi, non ho potuto assistere a pieno alla loro prova, in quanto sono giunto sul luogo con un certo ritardo rispetto all’ora di inizio dei concerti. I Raw evil, tuttavia, sono stati veramente degni di suonare di spalla ai Necrodeath: vocalizzi aggressivi, completamente diversi da quanto ci fanno sentire in campo estremo cantanti femminili come Angela Gossow o Sabina Classen (Arch enemy e Holy Moses…), ma efficaci e sempre ben inseriti nel contesto di un thrash metal ottantiano e spesso sfociante in sfuriate velocissime e ben eseguite da un combo tecnicamente dotato. Unico neo, il gruppo troppo statico sul palco, ad eccezione dello scatenato headbanging della singer. Bravi. Una sorpresa, questa, che si e’rivelata altamente positiva,.ed ora veniva il momento delle conferme: Necrodeath. Stupendi l’anno precedente, buoni ma meno efficaci al Tattoo (penalizzati forse dagli spazi larghi e da un suono quasi indecente), vedevo questo concerto quasi come una sorta di prova definitiva. E che prova….. I dubbi iniziali, sorti dall’esecuzione di una “Process of violation” meno efficace rispetto a quanto compare sull’album, sono stati spazzati via con violenza da un concerto devastante. Ci hanno pensato i quattro thrashers italiani, grazie al loro thrash metal estremo ricco di spunti tratti dai generi piu’estremi del movimento europeo, a confermare le voci che vedono questa come un’impeccabile macchina da guerra in sede Live: “Sautherenom”, “Internal decay”, “Mater tenebrarum” e la meravigliosa “At the mountains opf madness” sono stati gli estratti dal primo e seminale “Into the macabre”, la cui copertina campeggiava sul retro del palco, sopra il quale Claudio e compagni si sono mossi alla perfezione. Ottimo il drumming sfoggiato da Peso, impeccabile come sempre. Bravissimi anche Claudio e Flegias, sempre attivissimi sul palco e malvagissimi. Pareva invece fuori dal contesto John, il bassista della band, stantio a muoversi sul palco e all’opera su backing vocals di poca presa, con Flegias pronto a rimediare facendo cantare parti dei ritornelli direttamente al pubblico, scatenatosi in un furioso pogo dinanzi al piccolo palco. Belle le esecuzioni degli estratti dal nuovo “Black as pitch”, quali “Mortal consequence”, “Church’s black book” e la vecchissima ma ri-elaborata “Sacrifice 2k1” (“Eucharistical sacrifice”), da inserire di diritto fra le migliori canzoni dei Necrodeath di tutti i tempi. Piu’soventi le song tratte dal bellissimo “Mater of all evil”, del quale troviamo “The creature”, “Black soul”, “Hate and scorn”, “Iconoclast” e “At the roots of evil”. Concerto chiuso con la nuova “Red as blood” (assoluto capolavoro di chiara ispirazione slayerana), e con il dubbio sul perche’ questa band non riesce a consacrarsi definitivamente a livello internazionale. Clamoroso…