Finntroll + Naglfar

L’ Anomalia vince e allo stesso tempo perde il confronto col Ministry, locale Metal di riferimento per quel che riguarda Firenze e dintorni, oggigiorno. Dei due figli del Siddharta, infatti, il primo ha convinto per l’ampiezza e per tutto ciò che riguarda il palco, e il secondo per lo splendido lavoro che i fonici stanno sinora eseguendo, oltre che per un’ adeguata ventilazione interna. 1-1, e palla al centro per manifestazioni metalliche future (recensiremo su queste pagine Cripple Bastards + Undertakers, evento tenutosi proprio al Ministry di recente). Finntroll + Naglfar era un ottimo biglietto da visita per convincermi a testare questo Anomalia, ma ci sarei andato più convinto non fosse stato per l’ esoso prezzo d’ ingresso, vedi quindici Euro inclusa una di quelle consumazioni, nel mio caso un’ acqua giallastra che al bancone denominavano “birra”, che non fanno per nulla testo riguardo il convincerti “che 15 Euro è una cifra ok”. Hanno aperto gli Amoral e mi duole dirlo così, me li sono persi complice la viabilità pratese e gli innumerevoli sensi unici che, nella sovraccitata città, ti costringono a percorrere dieci km. per attraversare un tratto di cinquecento metri in linea d’ aria. Metal boicottato dalla segnaletica stradale. Cosicchè sono arrivato quando i Naglfar stavano per cominciare… suoni decenti, chitarre altamente impastate e batteria/voce ben sopra le linee. Il basso era come se non ci fosse ma nel Metal è obbligatorio che sia così, a quanto pare. Bravi i Naglfar: tenuta buona del palco, scaletta ottima con qualche noioso pezzo estratto da “Sheol”, sopra le righe una manciata di brani estratti da “Vittra”, le clamorose “Horncrowned majesty” e “Blades” dal violentissimo “Diabolical”, e presentato un discreto pezzo nuovo che prenderà parte di “Pariah”, in uscita, a quanto pare, nel prossimo giugno. Nota a margine, ma neanche tanto: Kristoffer non può assolutamente sostituire Jens Ryden alla voce… il pur rodato vocalist dei Setherial è apparso svociato e in forma solamente sui toni alti, di cui a dire il vero ha ben poco usufruito. Promossi, comunque… poi è toccato ai Finntroll, e questi hanno sciorinato un concerto che, per quanto perfetto, si è rivelato direi eccessivamente lungo! Tantoche alle ultime 6-7 tracce, sinceramente, non vedevo l’ora che il tormento-Folk finisse prima possibile. Però mi sono divertito: ottime “Trollhammaren”, “Nattfodd” e la splendida title-track di “Jaktens Tid”, la band s’è mossa on-stage dal primo all’ ultimo minuto, eccezion fatta per l’ enorme e impacciato vocalist Tapio Wilska. Divertenti, coinvolgenti… ma prolissi, prolissi, prolissi… un concerto che non finiva più, cosicchè mi sono promesso di pensarci due volte prima di andare a rivedermeli da headliner! Ottima serata e promozione quasi a pieni voti per l’ Anomalia, ma ripeto, 15 Euro sono stati un furto (ininfluente dato che il locale era quasi pieno!).

Marco “Dark Mayhem” Belardi